1. |
Cimici
05:11
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Noi siamo qui,
rinchiusi dentro questa gabbia,
senza identità;
delle cavie senza il proprio spazio
in questa società che ci considera diversi.
E come cimici rischiamo d’ essere schiacciati
dal padrone che controlla le nostre esistenze,
ignorandoci,
senza rendersi conto che
il nostro odore è indelebile
e non serve a niente il tempo.
Loro sono qui,
nascosti dentro questa stanza
e senza pietà,
invadono il nostro spazio
in questa realtà in cui noi sopravviviamo.
Ma come cimici rischiano d’ essere schiacciati
dalla rabbia che noi stiamo dimostrando
verso di loro,
rendendosi conto che
il nostro odore è indelebile
e non serve a niente il tempo.
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2. |
Dimenticati da Dio
04:39
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Io mi ricordo quello che hai detto
sul movente della tua peculiarità,
ma non capisco quello che hai fatto
per meritarti la mia e la sua anima,
Io mi ricordo le frasi usate,
i luoghi comuni su questa terra arida,
ma non ricordo di averti visto
nel deserto dimenticato da Dio
E’ lei
E’ lei…vita
Io non capisco quello che sento
dalle voci di questa umanità,
come se fossero un po’ confuse,
mescolate ai rumori della civiltà,
che mi ha inghiottito nel suo spavento,
nel disagio che crea una divinità,
che non si accorge di essere sola
in un deserto dimenticato da Dio
E’ lei
E’ lei…vita
I nostri occhi così depressi
bagneranno questa terra arida,
le troppe lacrime sono un mare
nel deserto dimenticato da Dio
E’ lei
E’ lei…vita
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3. |
Non è impossibile
03:36
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questa è l’umida condensa sullo specchio
che rende impossibile la visione del tuo volto
ma non è inutile disegnarci un desiderio
forse è il modo per raggiungere il tuo sogno
abita ancora
abita ancora in me...
Sono come lacrime le gocce su questo vetro
rendono indistinguibile l’immagine del mondo
che opaca scappa via con lo scorrere del tempo
ma non è impossibile asciugare questo pianto
abita ancora
abita ancora in me...
E’ adorabile vedere oltre il cristallo
che riflette l’immagine che avevo del mio sogno
ma veloce scorre via come il sangue nel cervello
ma non è impossibile raggiungere l’orgasmo
abita ancora
abita ancora in me...
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4. |
Radici
04:40
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E’ una palude
la nostra terra,
noi siamo i vermi che strisciano nel fango.
La chiamiamo casa,
il nostro rifugio,
ma non sappiamo che è una tana dell’inferno.
Nel nostro fiume,
il nostro sangue
scorre solo, come fosse scoria industriale,
e non vogliamo
uscirne fuori
perché in fondo a noi ci piace anche affogare.
Noi ci salveremo
da questa notte
soltanto se qualcuno ci venisse a svegliare.
E’ la paura
di poter fallire
l’unico modo per riuscire a farsi amare.
Nell’ ignoranza,
la sufficienza
è l’arroganza di chi pensa di sapere.
Sono le Radici
di questo odio
a prosciugare in noi la forza di reagire.
Non c’è niente, niente da capire
questa è la terra, il luogo in cui abiti.
Non c’è nulla, nulla in cui sperare
questa è la terra da cui devi scappare.
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5. |
La mia città
05:06
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La strada era così vuota che sentivo il suo cuore pulsare dentro di me,
in questa notte violentata dal cemento verticale io provavo vertigine
e incredulo pensavo che
lei non era più
la mia città
e la gente nascondeva, la vergona dimenticata, marcendo d’invidia
senza badare all’asfalto che silente assorbiva il peccato invisibile.
e incredulo pensavo che
lei non era più
la mia città
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6. |
Parassiti
04:31
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Siamo cosi evoluti e tremendamente soli che non riusciamo più a parlare,
ci limitiamo solo a guardare un cellulare e a condividere cazzate.
Siamo colpevoli dell’estinzione che sta per cancellare il mondo;
Siamo i complici del parassita che vuole darci il suo veleno.
Non c’è più niente per me
Non c’è più niente per te
Ci piace consumare la “frutta della Eva” senza neanche dubitare
che sia benedetta oppure velenosa come il peccato originale.
Siamo colpevoli dell’estinzione che sta per cancellare il mondo;
Siamo i complici del parassita che vuole darci il suo veleno.
Non c’è più niente per me
Non c’è più niente per te
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7. |
La valanga
04:09
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Sei il male che striscia come un serpente,
avido serpeggi dentro il fango del tuo seme.
Vinci la paura, non restare ferma qui ad aspettare
anche sei hai timore, per questa follia, non lasciarla entrare
Sei selvaggio e ti muovi come un animale
puro istinto in cerca della preda da cacciare
fiuta la sua terra, senza smarrimenti, trova la sua tana
brama incontrollata così tormentata forte e ostinata
Sei convinta che lui possa anche cambiare
ma non capisci che si può solo peggiorare
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8. |
Eterno inverno
04:27
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Forse è quello che tu sei,
avida menzogna che s’ addentra
nell’ eterno inverno che
congela il mio calore animale.
Questa tundra è senza idee,
povera passione che si perde
vuota, dura e arida
è la mia terra che s’ estingue
In questo invero
la sua pietà non è per me
ciò che mi ha offeso e tradito
è una goccia d’acqua che
bagna d’odio il mio mondo freddo
questo è un luogo che non c’è
credo esista solo nei tuoi sogni
un luogo senza il male che
si diffonde nel tuo mondo vero
eterno inverno
eterno inverno
eterno inverno
se ci sono ancora idee tirale fuori
se ci sono ancora idee tirale fuori
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Volvodrivers Monfalcone, Italy
Attivi dal 2004, sono dei veterani della scena Alternative Rock friulana. Hanno pubblicato, "volvodrivers" nel 2014, "Cui Prodest?" nel 2017 e "Non importa... ancora" nel 2020. Il loro suono è roccioso, sporco e sonico, nasce delle caverne carsiche per riversare la propria potenza nelle paludi dell'estremo nord-est italiano. ... more
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